VI Ed. Concorso di Scrittura creativa “Il mio infinito”: Orizzonte

VI Ed. Concorso di Scrittura creativa “Il mio infinito”: Il mio infinito…
Gennaio 21, 2019
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Febbraio 1, 2019

PRIMO PREMIO

Istituto Comprensivo Atina – Scuola secondaria di primo grado Atina – Classe IIIB

Docente referente: Antonella Orlandi

 

Una corona di monti,

cavalieri senza tempo,

muta ,si staglia

a guardia della valle.

Il fiume bisbiglia

timido la sua presenza

e mi accompagna

in quel tempo che scorre

sempre uguale.

Il verde, il verde

sì il verde è l’essenza

di questo spazio

immutato, antico

segnato da cicatrici profonde.

È lui l’anima reale, più vera

di questo orizzonte

fatto di nenie, di canti taglienti

di solitudine e d’amore;

fatto di donne dalla pelle ambrata

di uomini operosi e stanchi

di luoghi immacolati e silenti

di stelle che cercano pace

e poi di deserto e di vuoto.

Socchiudo gli occhi

accarezzo i contorni

i colori del cielo

il profumo dei pini

e tutto si spiana davanti a me

mentre la sera si perde nelle fontane

nelle piazze ammutolite

dall’intrepido inverno.

Ma ascoltando, ritrovo l’infinito

in questa umiltà.

Federica Di Mascio e Valentina Meglio

MOTIVAZIONE PREMIO

Proprio come nel celeberrimo idillio leopardiano, la percezione dell’infinito scaturisce dal quotidiano e affettuoso contatto con i luoghi natii, da uno sguardo d’amore che si posa su particolari noti che si riscoprono ogni volta diversi: i monti, la vallata, il fiume, il verde intenso, uomini e donne operosi, spazi incontaminati e non corrosi dallo scorrere del tempo. In questa atmosfera sospesa tra il reale e l’onirico, si realizza l’esperienza dell’infinito che, in un vortice di sensazioni visive, olfattive, tattili, uditive, si concretizza, infine, quasi a sorpresa, in un inno alla virtù dell’umiltà. Grazie all’uso sapiente e raffinato di originali metafore, personificazioni, sinestesie ed onomatopee, ad un lessico preciso ma anche evocativo, ad una sintassi lineare e piana, che crea inedite armonie musicali, la poesia restituisce l’immagine di una terra magica, sospesa tra passato e presente, intensamente vissuta e amata.

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